Crimea

IL PECCATO DI PENSARE MALE
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Marco Parlangeli Mar, 04/23/2024 - 13:59
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La colpa conclamata è senz’altro dello zar e dei Russi brutti, sporchi e cattivi, ma alla fine gli USA – abituati a fare la guerra sul suolo degli altri – hanno indebolito lo storico nemico, hanno eliminato l’Europa dallo scacchiere diplomatico, sono diventati il primo produttore mondiale di gas naturale. E ora si stanno stufando di pagare a piè di lista

Ucraina: 3 anni di guerra civile, e un futuro incerto

9 May 2017 | By Marco Parlangeli
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Il racconto dei due articoli precedenti era arrivato alla deposizione e precipitosa fuga dell’ex premier Viktor Janukovyc, leader del Partito delle Regioni, molto vicino alla Russia di Putin e oligarca molto discusso, che era riuscito ad accumulare una ingente fortuna. I disordini di Maidan assumono ben presto, al contrario delle rivoluzioni “colorate” nate nelle ex repubbliche sovietiche un decennio prima, la connotazione di moti violenti, finalizzati non tanto a riformare in senso democratico lo stato attraverso il confronto politico, quanto a sovvertire il regime, obiettivo raggiunto con la

Ucraina: 10 anni di mancate riforme

2 May 2017 | By Marco Parlangeli
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Abbiamo visto nel precedente articolo come, dopo la dissoluzione dell’URSS, nel 1991 l’Ucraina dichiara la sua indipendenza e nel 1996 il Parlamento emana la nuova costituzione. Nel 2004 la nazione è proclamata repubblica parlamentare, grazie soprattutto all’influenza dell’ala riformatrice. Le elezioni del 26 dicembre di quell’anno sono vinte in stretta misura da Juscenko, sostenuto dalla mobilitazione popolare della “rivoluzione arancione” guidata da Juljia Tymoscenko, leader avvenente ma discussa oligarca, che in breve tempo era riuscita a costruire una notevole fortuna sia patrimoniale che