Ottobre 2020

La situazione è grave, ma non è seria, avrebbe detto Flaiano. Al Nostromo ricorda la scena memorabile dei “Vitelloni” in cui Alberto Sordi, passando in macchina, spernacchia un gruppo di operai agricoli al grido di: “lavoratori....”, e poi la macchina si ferma per un guasto. Trump che sbeffeggia e minimizza il chinese virus e poi se lo becca, come aveva fatto il prode Boris Johnson qualche mese fa. Il mercato fa spallucce: la borsa USA continua a crescere, come il Nostromo aveva predetto, nonostante i dati economici non siano splendidi e il fronte con la Cina sia ancora caldo. Merito delle

L’azionario USA continua a essere l’unico comparto in cui si può ottenere un rendimento soddisfacente. Si deve però mettere in conto il rischio di scoppio della bolla e di deprezzamento del dollaro. I tradizionali investimenti in obbligazioni rendono ormai meno dell’uno per cento e la liquidità è un costo

Sempre meglio aver paura che buscarne, e di questi tempi quando si cade si rischia di farsi molto male. Il Nostromo è ottimista per natura, ma non ama correre troppi rischi quando il meteo volge al brutto. Non è ancora allarme rosso, ma è tempo di riportare la nave in porto. Un paio di segnali non sono da trascurare: il virus sta rialzando la testa e Trump – in vista dell’inizio delle danze – la sta perdendo del tutto. A prescindere dall’effettiva pericolosità della situazione sanitaria, i mercati potrebbero comunque farsi prendere dal panico, come successe in primavera. E il “Grande Untore”

In tempi di bassi rendimenti, puntare una fiche sull’azionario cinese, per una quota del 10-15% del patrimonio e con orizzonte temporale fino a metà 2021, potrebbe essere una buona opportunità, dato il momento favorevole del mercato asiatico. Occorre sempre tenere presenti i rischi, anche di natura geo-politica

Vista da questa parte dell’Atlantico, l’impressione è che il biondo abbia perso la testa e abbia cominciato a sventagliare parole in libertà, della serie “muoia Sansone con tutti i Filistei”. Nonostante sia stato colpito dal virus, continua a sottovalutarne la pericolosità, sfidandolo a viso aperto; nei confronti dell’avversario è sprezzante e offensivo; ostenta una spavalderia ai limiti della decenza istituzionale. Eppure. I sondaggi lo danno sicuro perdente, ma anche quattro anni fa sembrava che Hillary potesse vincere a mani basse e all’ultima curva l’ha superata. Il mondo produtivo e i

L’Italia non riesce a spendere le risorse stanziate dall’Unione, che sono ingenti, perché non ha capacità progettuale. Si devono presentare progetti credibili e dimostrare di saperli realizzare. Molto più facile aumentare il debito pubblico ed emettere BTP

Non solo sui colli, ma anche in mare si vede una fitta nebbia. Nell’imminenza di San Martino, che speriamo porti almeno qualche giorno di bel tempo, i mercati sono difficilmente decifrabili, avvolti appunto da fitta nebbia. E non è detto che dietro la nebbia ci sia il sole. Sono due i fattori all’origine della nebbia: le elezioni in USA ormai sul filo di partenza e i timori per la ripresa del corona. Il primo non si saprà come andrà a finire, ma sembra improbabile che il biondo lasci la scena senza colpo ferire, e il secondo finirà quando arriva il vaccino. Nell’attesa, siamo sulle montagne

La parte meno visibile della presidenza Trump – che sicuramente verrà ricordato per la prolungata fase di sviluppo economico e di crescita dei mercati – ha portato l’America ad arretrare nei diritti civili, nell’apertura cilturale e sociale, nel welfare e nella sanità e ha demolito l’immagine positiva con la quale siamo cresciuti