Debito Pubblico

AVVISO AI NAVIGANTI - DALLA STRISCIA DI GAZA A STRISCIA LA NOTIZIA

16 December 2023 | By Marco Parlangeli
.striscia la notizia

Il Nostromo non ha un grande trasporto emotivo per il Natale, divenuto ormai da tempo più un festival del consumismo sfrenato che una festa religiosa, e anzi luminarie, vetrine addobbate e palle colorate – ora che i figli sono adulti – gli provocano un certo fastidio epidermico, sicuramente dovuto alle giornate di navigazione solitaria lontano dai rumori della civiltà. Tuttavia, dopo aver saputo dell’apparizione dell’ex primo fidanzato d’Italia ad Atreju con baciamano alla prima sorella d’Italia, deve confessare di aver pensato al triste Natale della Premier, il primo senza il padre di sua

Il falso problema dei Coronabonds

7 April 2020 | By Marco Parlangeli
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Coronavirus statistics on screen

Cerchiamo di fare un minimo di chiarezza su un tema di cui negli ultimi giorni si parla molto, anzi decisamente troppo e spesso a sproposito, talvolta anche da parte purtroppo di chi ha ruoli importanti: l’idea dei cosiddetti coronabond (o, ancor più impropriamente, eurobond, strumento finanziario ben diverso, che invece esiste da tempo, è tutt’altra cosa e non è in discussione). Ci si riferisce ad un particolare titolo pubblico, che dovrebbe essere emesso o garantito (questo non è molto chiaro) da tutti gli Stati europei e che dovrebbe servire ad affrontare l’emergenza della pandemia in corso

Riusciremo mai a ripagare il debito?

1 October 2019 | By Marco Parlangeli
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Il debito pubblico del nostro paese, come abbiamo visto nei precedenti articoli, è di circa 2.386,2 miliari di Euro, equivalente a 93.000 € a famiglia: rappresenta circa il 135% del Prodotto Interno Lordo, ovvero del totale dei redditi prodotti in un anno nel paese. Ciò significa che occorrerebbe il prodotto di un anno e tre mesi per ripagare il debito: come se una famiglia che incassa 50.000 € di stipendi in un anno, avesse un debito di 70.000 €, o un’azienda che fattura un milione all’anno avesse debiti per 1,34 milioni. Sono livelli che nessuno potrebbe sostenere, forse neanche nel breve o

Limiti e vincoli per i conti pubblici
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Marco Parlangeli Mar, 09/17/2019 - 08:38

Abbiamo detto nel precedente articolo che il deficit pubblico (la differenza fra spese e entrate dello Stato) deve essere contenuto entro il 3% del PIL (prodotto interno lordo) e che lo stock di debito non può tendenzialmente eccedere il 60% dello stesso PIL. A parte l’entità delle percentuali, definita a suo tempo (nel 1992 a Maastricht) da tutti i paesi membri della (allora) Comunità Economica Europea sulla base di considerazioni economiche e politiche oggi forse anche superate, è innegabile che deficit e debito pubblico debbano essere contenuti entro limiti che ne consentano l’ordinata

Cosa succede nel Bel Paese?

19 March 2019 | By Marco Parlangeli
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La scorsa settimana abbiamo esaminato, seppur in modo molto sintetico, le tendenze dello scenario economico in America, in Cina e in Europa, finalizzate ad acquisire utili indicazioni per la gestione del nostro portafoglio. Riepilogando, a costo di sfidare l’eccessiva semplificazione: semaforo verde per azionario USA, azionario mercati asiatici ed emergenti, azionario Europa (ma con giudizio) e obbligazionario Europa; semaforo rosso: obbligazionario USA, dollaro e, in ogni caso, cinture allacciate per la volatilità che si annuncia sempre sostenuta. Se restringiamo il focus al nostro paese

Debiti e Deficit

16 October 2018 | By Marco Parlangeli

Un paio di lettori ci hanno “bacchettato” perché il precedente articolo del blog, quello sul reddito di cittadinanza, risultava un po’ ostico e poco comprensibile ai non addetti ai lavori. In effetti talvolta alcuni concetti vengono dati per scontati, ritenendo che la frequenza con cui vengono usati su stampa e media ne dimostri una diffusa padronanza. In particolare, il passaggio “incriminato”, peraltro fondamentale per la tesi esposta nell’articolo, è il penultimo capoverso, che riportiamo di seguito: Soprattutto c’è un problema di compatibilità economica con i conti dello Stato. Per un

Il Fiscal Compact rischia di uccidere l'Europa

18 July 2017 | By Marco Parlangeli
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Il futuro dell’Italia, come quello di tutti i paesi più deboli dell’Unione, è strettamente legato all’Europa: se c’erano pochi dubbi prima, ora è ancora più chiaro, dopo che nelle tornate elettorali di quest’anno i partiti e i movimenti populisti e anticomunitari sono stati notevolmente ridimensionati. Inoltre, sempre negli ultimi mesi, l’evidente recupero della situazione greca e il ritorno “in bonis” della Repubblica Ellenica come emittente di titoli di debito ha chiaramente mostrato che con uno sforzo comune di istituzioni e BCE anche le situazioni più critiche si possono risolvere

Euro e dintorni

31 January 2017 | By Marco Parlangeli
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Nel precedente articolo abbiamo parlato del confronto fra libero mercato e protezionismo, oggi affrontiamo un tema che, pur diverso, si può considerare molto collegato e vicino al precedente: l’introduzione dell’Euro é stata un fattore positivo per l’Italia oppure si stava meglio quando si stava peggio? Il collegamento sta nella radice ideologica della posizione a favore del protezionismo, nella quale si può ritrovare molta consonanza con coloro che criticano non solo la moneta unica, ma anche la stessa permanenza italiana nell’Unione Europea. In entrambi casi si preferirebbe una società

Libero scambio e protezionismo

24 January 2017 | By Marco Parlangeli
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Nella settimana che ha visto l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, uno degli argomenti più dibattuti é stato certamente quello sulla forma di mercato: libero scambio o protezionismo? O meglio: dopo aver esaltato, dai banchi di scuola a quelli dei governi occidentali, le virtù dell’apertura dei mercati, c’e la concreta possibilità che si voglia invece tornare all’oscurantismo protezionistico? Il tema non é solo accademico e virtuale, é invece molto concreto e reale, con importanti conseguenze sui mercati finanziari, sul lavoro delle imprese, sui consumatori e sullo Stato. Se la