Le banche centrali gestiscono le leve della quantità di moneta in circolazione e dei tassi di interesse e influiscono pesantemente sull’economia (produzione, lavoro, consumi e investimenti) ma anche sui mercati finanziari
Chi va per mare, oltre a saper governare la nave nell’immediato quando le condizioni del tempo sono avverse, deve anche saper interpretare i segni del cielo per capire quale sarà l’evoluzione del meteo nelle ore e nei giorni successivi. E ora che i dati dell’economia sembrano volgere al bello, come il Nostromo aveva detto un mesetto fa, è necessario capire cosa potrebbe succedere nel futuro prossimo, per investire al meglio i risparmi. La disoccupazione è al minimo, sia da noi che negli USA, l’inflazione è in calo e comunque ha superato il picco, la produzione mostra segni di buona tenuta
La politica monetaria continua a influire pesantemente sui mercati, e l’impostazione restrittiva continuerà almeno per tutta la primavera, nonostante le aspettative di un suo rallentamento che hanno tenuto alte le quotazioni. La spinta sembra ora essersi esaurita e nel futuro prossimo ci si attende mercato debole e alta volatilità
Settimana di passione per le banche, quella appena trascorsa: due istituti di grandi dimensioni falliscono ed escono dal mercato. Prima Silvergate Bank, la banca delle criptovalute; poi Silicon Valley Bank, quella delle start-up tecnologiche. I mercati azionari crollano e i titoli bancari vengono venduti a piene mani. È in arrivo un nuovo caso Lehman Brothers? Il Nostromo crede di no, piuttosto si tratta di un bel colpo di ramazza che fa pulizia in un settore delicato e cruciale della nostra economia, quello bancario appunto. Attenzione alle cripto, però. Può essere che in futuro lo strumento
Negli ultimi mesi sono fallite ben tre banche, attive nel mercato delle criptovalute. Il valore di questi strumenti è crollato nell’anno di oltre il 50%. Fino a che non ci sarà un’efficace supervisione e un sistema di garanzia globale, meglio stare alla larga
Settimana di tregenda per i mercati finanziari e per le banche. Dopo i crolli delle società attive nel trading delle criptovalute, è stata la volta delle banche ordinarie, in USA e in Svizzera. È partita la Silicon Valley Bank, istituto delle start-up tecnologiche, poi è toccato alla First Republic Bank, banca commerciale californiana salvata da un prestito di 30 miliardi di dollari concesso dalle grandi banche, infine è toccato al Credit Suisse, rappresentante dell’aristocrazia creditizia elvetica. I mercati sono andati in fibrillazione, e tutti si chiedono se si tratti di un nuovo cigno nero
I default di due banche USA (SVB e First Republic) e soprattutto il crollo in borsa del titolato Credit Suisse riportano a galla i fantasmi del 2007, quando il fallimento di Lehman Brothers innescò una crisi epocale. Ma questa volta è diverso: non ci sono mutui subprime o bolle e soprattutto le banche centrali sono sul pezzo
Hai un’unghia del piede incarnita? La soluzione è semplice: basta tagliare il piede, è sicuro che non sarà più un problema. Come ai tempi in cui esisteva il DDT (i lettori più agèe lo ricorderanno), che sicuramente combatteva le zanzare ma magari provocava il cancro alle persone. Più o meno così stanno ragionando le banche centrali che, nel pieno di una crisi bancaria innescata dai violenti aumenti dei tassi di interesse da esse stesse decisi, non hanno trovato di meglio che … aumentare i tassi di interesse. Non che l’inflazione sia un problema da poco, sia chiaro; e per contenerla i tassi in
Fra le numerose applicazioni dell’AI – oltre all’autodiagnosi medica e alle automobili senza autista – anche la consulenza finanziaria. Lo sviluppo delle chatbot anche da noi e le potenzialità enormi di questo strumento, in economia ma non solo
