Prima o poi doveva succedere. I porti italiani sono accoglienti, le coste strepitose, la gente simpatica, e non parliamo del cibo. Ma ormai è tempo di salpare dal Belpaese e investire altrove: troppo squilibrati i conti, troppo instabile il governo, troppo fragile l’economia.

Tutto sommato il mercato ha cercato di reagire alla pandemia, la liquidità è ancora tanta e siamo nell’UE, ma il futuro non può riservare niente di buono a chi investe da noi, neanche se venisse Supermario con pieni poteri e licenza di uccidere.

Signore, dove andremo? Com'è scritto nel Vangelo di Giovanni. Il mondo è grande, le occasioni non mancano. In America? Per il Nostromo resta la prima scelta, anche se bisogna vedere come si comporterà il nuovo presidente. In Asia? Certamente, ma senza esagerare. In Europa? Perché no, i multipli hanno ancora spazio. Se proprio non sappiamo che fare, meglio restare liquidi in attesa di qualche saldo che a breve arriverà, o titoli obbligazionari USA indicizzati all’inflazione. Senza rancore e senza rimpianto.

                                                                                                         IL NOSTROMO