Il Nostromo deve confessare di non nutrire alcuna simpatia per Greta, e di provare un certo fastidio ogni volta che appare sui media, tanto più quando è in consessi prestigiosi, a colloquio coi grandi della terra con lo sguardo fisso di chi non ha ben capito dove si trova e di cosa si sta parlando. Accusa tutto il mondo di chiacchiericcio inconcludente (l’ormai celebre bla bla bla), ma nessuno sa bene cosa faccia lei, oltre a parlare come tutti.

Chi invece di parlare, agisce, sono i prodi rappresentanti della casta dei magistrati, qui da noi. S’ode a destra uno squillo di tromba: sia crocifisso l’ex sindaco di Riace che ha osato impegnarsi per l’accoglienza ai migranti. A sinistra risponde uno squillo: sia indagato con ignominia il geniale capo della comunicazione della Lega, che è un po’ perverso e fa uso di droghe. Sarebbe tutto regolare, se non fosse che accade nella settimana che precede le elezioni.

E allora, fra marionette ricevute con tutti gli onori dalle istituzioni, e giudici che iniziano la carriera politica quando sono ancora in servizio (e sarà bello vedere quanti voti avranno quando si presenteranno agli elettori), viene da chiedersi se tornerà il momento in cui potremmo tranquillamente investire nel nostro paese.

                                                                                                        IL NOSTROMO