Ce lo meritiamo Super Mario?

Alzi la mano chi undici mesi fa avrebbe scommesso che la più autorevole rivista di politica ed economia europea (l’Economist) avrebbe incoronato l’Italia come il miglior paese dell’anno che sta per finire, o che la più grande leader continentale degli ultimi trent’anni (Angela Merkel) avrebbe detto che in Italia si sarebbe sentita più sicura. Undici mesi di Dragation hanno rivoltato l’Italia come un calzino.

Nonostante un’economia che ancora arranca sulla strada del recupero, conti pubblici disastrosi e debito in crescita inarrestabile, un sindacato che proclama in questa fase uno sciopero generale assurdo e anacronistico, un livello di evasione fiscale ancora esagerato, una pubblica amministrazione imbarazzante, siamo i migliori. Gli altri ci guardano con rispetto, l’Europa riconosce la leadership di Palazzo Chigi (sia pure grazie all’uscita della Merkel, alla Brexit e al sub-judice di Macron), i risultati nella lotta alla pandemia sono stati nettamente i migliori, dopo 20 anni abbiamo avuto un upgrade dalle agenzie di rating, campioni d’Europa di calcio e fenomeni olimpici. Siamo davvero migliorati o abbiamo tirato fuori doti che erano latenti?

Eppure c’è ancora chi trama per rimuovere Draghi da Palazzo Chigi, magari animato dalla volontà di assicurarsene il servizio per 7 anni anziché solo uno e mezzo (ma il momento è ora, non fra 7 anni). Nonostante tutti i successi, conviene aspettare quel momento per valutare se tornare a investire in Italia oppure no. Per il momento il Nostromo continua a navigare in America e Asia ed Europa. Poi si vedrà.

                                                                                                IL NOSTROMO