La scorsa settimana si è celebrato il 45° compleanno del performer ucraino, da oltre un anno presenza fissa non solo nei telegiornali ma in ogni consesso in cui si ritrovino gruppi di persone, meglio se potenti o popolari, con adeguato contorno di media e televisione. Mancano solo le assemblee di condominio e le sagre popolari, ma confidiamo che ben presto vedremo l’uomo che non sorride mai in tuta mimetica anche lì.

Il Nostromo ha una grande simpatia per il popolo ucraino, incolpevole protagonista di una storia di resistenza e orgoglio incredibile (e peraltro patria di donne bellissime) e profondo disprezzo per il tiranno che ha invaso quel martoriato paese. Ma deve confessare che ogni volta che vede il comico in maglietta verde (la cui esperienza qualificante per la carica è stata quella di aver interpretato il ruolo del presidente in una sitcom) deve reprimere un moto di repulsione.

Il tiranno post sovietico, d’altra parte, ha clamorosamente toppato la sua strategia di ricatto col gas naturale, che si trova ora ai minimi e di cui tutti in Occidente hanno scorte abbondanti. Un po’ come il cow-boy che per far dispetto alla moglie si amputa l’apparato testicolare. E, a proposito, investire ora sull’energia e le materie prime, in attesa che la Cina ricominci a correre, può essere di questi tempi un gran bella idea.

IL NOSTROMO