L’ultimo discendente della dinastia Savoia (un re virtuale senza scettro e corona al cui capezzale si sono avvicendati senza apparente vergogna i monarchi veri) è morto, e allora viva il re! Come se la Rivoluzione francese non ci fosse mai stata. Ma in realtà l’altra dinastia torinese, quella che ha fatto fortuna con le macchine, è viva e vegeta e lotta insieme a noi.

Più di tutti è Margherita a lottare, contro tutti e anche contro i propri figli. E in seguito alla sua denuncia, la Guardia di Finanza ha trovato ben imboscato all’estero la bazzecola di mezzo miliardo di euro, l’argent de poche di famiglia. E la Fiat, anch’essa senza apparente vergogna, ha chiuso il suo bilancio con 18,6 miliardi di utile (l’11% in più dello scorso anno) e il titolo in rally di borsa, ma ha detto che senza contributi dallo Stato non ce la fa ad andare avanti e deve chiudere bottega qui in Italia, dove non paga le tasse.

I nuovi mostri non hanno però (ancora?) occupato i listini, dopo lo chock dell’inflazione USA tornata a crescere oltre il 3%. Un giorno di tempesta e via, passa la paura e si torna ai massimi. Insolita questa resilienza dei mercati, non si sa quanto durerà ma per ora regge e va bene così. Un po’ come la Giorgia nazionale, che si barcamena niente male fra gli strali del fuoco amico.

IL NOSTROMO