Pillole di Finanza: sell in may and run away!

Pillole di Finanza: sell in may and run away!

Ven, 03/31/2017 - 07:01
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Un detto molto popolare fra gli operatori di borsa negli Stati Uniti, che in lingua originale suona in rima, dice: vendi a maggio e scappa. È una di quelle indicazioni che non hanno una ragione finanziaria effettiva, ma che si basano sull’osservazione empirica e statistica. È stato infatti rilevato che il mercato azionario americano presenta con grande frequenza un picco stagionale in alto a Maggio, per poi discendere spesso repentinamente e in modo verticale fino all’estate. Solo ad Agosto i corsi ricominciano a risalire, per cui, appunto, il consiglio è di vendere in maggio ai massimi, per poi eventualmente tornare a comprare a fine estate.

Ne abbiamo parlato anche in altre pillole: siamo a metà strada fra analisi empirica e superstizione o cabala, della serie “non ci credo ma non si sa mai”. E poi sfidare le superstizioni non è mai facile.

Allora che fare? Se il detto valesse anche per l’Europa converrebbe ora fare gli ultimi acquisti in chiave tattica per poi vendere a maggio e incassare la plusvalenza.

Cerchiamo di ragionare.

Intanto stiamo parlando di azioni italiane, perché per quanto riguarda il mercato obbligazionario abbiamo davanti un pressoché certo aumento di tassi e restrizione monetaria da parte della banca centrale europea. Questo porterà i prezzi dei titoli a scendere, per cui meglio tenersi liquidi.

Per le azioni è diverso. In effetti può valere la pena fare qualche incursione in un mercato che sembra ancora intonato alla crescita e soprattutto caratterizzato da molta liquidità, ma seguendo alcuni accorgimenti di buon senso.

Innanzitutto è bene impiegare una parte non grande del proprio patrimonio, diciamo il 10/15 per cento, in modo da limitare il rischio.

Poi scegliendo i titoli in modo razionale, ovvero di aziende con business solidi e operanti in settori in trend positivo: a mio parere in questo momento i settori interessanti sono il farmaceutico, l’elettronico, il retail, l’energetico; quelli che a me ora non piacciono i finanziari e le Telecom. Naturalmente qui ogni opinione è lecita e parlando di previsioni nessuno possiede la verità assoluta.

Azienda solida significa almeno non troppo indebitata e in utile.

Poi dovremmo preferire quei titoli che non si trovano in trend di crescita verticale: da evitare quindi le azioni che sono cresciute di oltre il 10% nell’ultima settimana.

Infine scegliere titoli con rapporto prezzo/utili non molto alto, sia in assoluto sia in relazione al proprio settore. In assoluto, ad esempio, significa un rapporto inferiore almeno a 15. Ciò significa che il prezzo dell’azione equivale a meno di 15 annualità di utile lordo per azione (ovvero che l’azione si ripaga con gli utili in 15 anni), supposto che l’utile per l’anno in corso si mantenga su quel livello anche per gli anni a venire.

Se riusciamo a trovare titoli che soddisfino contemporaneamente queste condizioni, potremo tentare un acquisto, pronti a vendere se il prezzo supera del 10% il costo da noi pagato, e comunque a riconsiderare l’investimento a fine aprile.

Se il mercato si mantiene tonico, investendo ad esempio 20.000€ in questo tipo di incursione tattica, è ragionevole attendersi di portare a casa 1.000/1.500€ di plusvalenza lorda, quelle giuste per una bella vacanza.

Se le cose andassero male, avremmo comunque limitato il rischio e magari non avremmo guadagnato, ma avremo la possibilità di incassare i dividendi (se decidessimo di tenerli a maggio), in questo caso però mettendo in conto un calo dell’azione, fisiologico dopo lo stacco.