Difficile contestare l’esistenza del problema del cambiamento climatico, non perché ce l’ha detto Greta, ma perché effettivamente incombe il rischio che il surriscaldamento del pianeta provochi danni irreversibili all’ambiente e a molte specie viventi. Che poi sia tutta colpa dell’uomo, delle emissioni provocate dai combustibili fossili, dell’inquinamento dovuto alle fabbriche e alle automobili, non è così scontato.

Una cosa è certa: di sole energie rinnovabili, almeno per ora, il nostro modello di vita non può nutrirsi. Se davvero vogliamo eliminare carbone, petrolio, gas naturale e nucleare dal nostro mondo entro il 2030, dovremo rinunciare a molte cose, praticamene a tutto. Perché nel frattempo la domanda di fossili comunque aumenterà e se da noi cattivi occidentali saranno off-limits, altri li produrranno. Col risultato che avremo lo stesso inquinamento, ma pagheremo tutto molto più caro.

Oppure, tutti a piedi o a cavallo. Ce la sentiamo? Tutto sommato, il Nostromo, che vive in mare e si muove col vento, e con l’età ha anche poche esigenze, ce la potrebbe fare. Ma le grete di diciott’anni senza motorino, cellulare, Netflix e personal computer, riusciranno ad adattarsi?

Per non sapere né leggere né scrivere, intanto, il prezzo del petrolio e quello del gas naturale sono andati alle stelle, veleggiando verso i massimi e di sicuro l’inflazione continuerà a salire, spinta dall’aumento dei costi delle materie prime.

                                                                                                           IL NOSTROMO