Auguriamoci vivamente che la notizia non sia vera. Ma se lo fosse, sarebbe incredibile: lo studente squilibrato maniaco assassino che a Praga ha fatto una strage all’Università (e molto probabilmente anche altri delitti in precedenza) risultava avere il porto d’armi e otto pistole regolarmente denunciate. Passi per il porto d’armi (anche se ci sarebbe da discutere), ma quelli che ricevevano le registrazioni delle armi non potevano domandarsi cosa ci deve fare uno studente con otto pistole?  Un sistema che consente tali inaudite e ingiustificabili libertà poi non può piangere le vittime del pistolero, perché sarebbero lacrime di coccodrillo.

Un po’ discutibile, diciamo la verità, anche la contrizione e il pentimento della first influencer d’Italia, che fino ad ora non aveva sbagliato un colpo, per la vicenda dei pandori con annessa beneficienza pelosa. Questa storia della filantropia mescolata con gli affari, di chiara derivazione anglosassone, ci ha preso un po’ la mano: anche vedere continui appelli a donare in tv e giornali per i motivi (tutti nobili, per carità) più disparati finisce per stuccare. Non sarebbe meglio una sana solidarietà praticata senza clamore e senza pubblicità? Chi vuole aiutare i bambini lo faccia in silenzio e senza aspettarsi niente in cambio, chi vuole mangiare il pandoro, lo faccia e se lo goda, senza sensi di colpa.

E noi godiamoci, con quest’ultimo avviso del 23, l’anno che si chiude col botto, coi mercati azionari ai massimi, quelli obbligazionari in discreto recupero, l’inflazione praticamente debellata e le economie mondiali tutto sommato meno in crisi di quanto si temeva. Durerà? Lo scopriremo vivendo, non sarà facile, ma perché non crederci, come a Babbo Natale?

IL NOSTROMO