ADELANTE CON JUICIO

ADELANTE CON JUICIO

Mer, 12/17/2025 - 17:03
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Previsioni e consigli per l’anno che verrà

.promessi sposi

Adelante Pedro, con juicio: così nei Promessi Sposi il gran cancelliere di Milano Antonio Ferrer si rivolgeva al cocchiere mentre andava a prelevare il vicario di provvisione per sottrarlo al linciaggio della folla inferocita durante i tumulti della “rivolta del pane” del 1628. La celebre citazione manzoniana sembra sintetizzare quello che ci si aspetta dall’economia nell’anno che verrà.

Le valutazioni degli analisti convergono nel prevedere, per il 2026 ormai alle porte, mercati ancora ben intonati, anche se ormai la spinta propulsiva dell’attuale ciclo espansivo – che sta entrando nel suo sesto anno - sembra essersi se non esaurita quanto meno sensibilmente indebolita. L’economia sta rallentando, o meglio la sua crescita sta decelerando fermandosi, per quanto riguarda gli USA, al 3%; mentre l’inflazione resta ancora sopra al livello di guardia, grazie soprattutto ai dazi introdotti da Trump.

Nonostante questo, le attese per i mercati azionari sono ancora positive, anche se non ci sono da attendersi le forti impennate degli anni scorsi, innescate soprattutto dall’intelligenza artificiale (AI). L’ultimo anno è stato prodigo di soddisfazioni per chi ha investito sull’indice S&P 500 (che sintetizza i 500 maggiori titoli azionari della borsa americana), che dal mese di aprile 2025 – quando ebbe una brusca caduta – ha guadagnato ben il 37%.

.intelligenza artificiale

Come si diceva, però, questa performance di tutto rispetto è stata innescata da pochi titoli, che hanno letteralmente trascinato il mercato: 73 società da sole hanno spiegato quasi la metà dell’incremento complessivo dell’indice che si diceva sopra. E, di questi, tre soli titoli, Nvidia, Broadcom e Google, hanno fatto più di tutti gli altri titoli del settore dell’AI messi insieme.

La cifra del mercato azionario nel 2025 è stata dunque l’estrema concentrazione, che ben difficilmente potrà ripetersi, a questi livelli, anche il prossimo anno. Il punto da capire è cosa potrà fare il resto del mercato e se ci sarà una compensazione, almeno parziale, al previsto rallentamento della marcia dei titoli AI.

In effetti ci si aspetta un deciso allargamento del mercato con buoni spunti da parte delle società degli altri settori, in particolare quelli delle utilities[1] e delle infrastrutture, insieme ad un ulteriore aumento della volatilità, già notevole oggi. Il focus del mercato si sposterà infatti verso l’elettrificazione. La domanda di elettricità nelle economie avanzate è attesa in crescita del 3%, più elevata di quella dell’intera economia; ciò è dovuto al grande assorbimento di energia che il ricorso all’AI comporta.

.elettrificazione

Si pensi che un solo chip per l’AI di Nvidia assorbe tanta energia quanta ne consuma una famiglia, e che un data center[2] richiede almeno 500.000 chips. Questo spiega perché i grandi operatori del settore hanno stabilito i loro siti produttivi in prossimità alle linee di trasmissione e agli impianti di distribuzione, oppure nelle zone fredde dei poli per l’esigenza di raffreddamento degli impianti.

La prima indicazione che possiamo fornire all’investitore razionale è quindi quella di mantenersi investito sull’azionario e ridurre l’esposizione sui titoli dell’AI per spostare almeno parte delle risorse su titoli delle utilities o delle infrastrutture. Gli analisti vedono poco probabile un crollo devastante del mercato azionario, poiché i titoli che guidano il listino hanno in genere bilanci solidi e conti in ordine, a differenza di quanto successe con la bolla speculativa delle dot.com negli anni ’90 del secolo scorso. Ovviamente non è da escludere, come sempre, il cigno nero, ovvero l’eventualità di un evento improvviso e imprevedibile che in passato è talvolta accaduto. Per cui l’altro consiglio è quello di mantenere comunque una buona riserva di liquidità, sia per ridurre il livello di rischio, sia per essere pronti ad approfittare delle scivolate del mercato per trarre vantaggio in chiave speculativa.

.cigno nero

Altro segmento di mercato da tenere sotto stretto monitoraggio è quello delle commodities[3], un segmento che nell’anno che si sta chiudendo ha dato non poche soddisfazioni agli investitori: il caso dell’argento, con una crescita del 100%, o dell’oro (+60%) è significativo, ma anche altre materie prime hanno performato in modo brillante, come rame, caffè e cacao.

Sul versante dei tassi di interesse, altro aspetto importante per chi investe, l’attesa è per una graduale riduzione (anche qui Adelante con juicio), per effetto degli interventi delle banche centrali sulla politica monetaria volti a contrastare la debolezza dell’economia di cui si parlava all’inizio. Tali interventi avranno una finalità nettamente espansiva, non solo con la riduzione dei tassi ma anche con l’aumento della liquidità del sistema, come dimostrano gli acquisti copiosi di titoli si stato di questi giorni.

Questo favorirà chi ha già obbligazioni in portafoglio, avendole comprate negli scorsi mesi a prezzi di saldo (come avevamo suggerito nei nostri editoriali) e che ne vedranno ora aumentare i valori di mercato; mentre renderà non redditizi i futuri acquisti, che produrranno rendimenti a tassi inferiori.

In definitiva, l’attesa per l’anno che verrà è di una continuazione del tono positivo del mercato, anche se con andamento meno marcato e più volatile rispetto agli scorsi anni; di un allargamento del mercato ai titoli non AI, in particolare utilities e infrastrutture; di una continuazione del trend crescente per molte commodities e di tassi in calo e liquidità in aumento.

 

 

 

 

 

 

 

[1] Le utilities sono aziende che forniscono servizi essenziali e di pubblica utilità, come energia elettrica, gas, acqua, telecomunicazioni e gestione dei rifiuti, fondamentali per la vita quotidiana e il funzionamento di aziende e privati, spesso operando in settori regolamentati

[2] Un data center è una struttura fisica centralizzata che ospita l'infrastruttura IT (server, sistemi di archiviazione, dispositivi di rete) di un'organizzazione per memorizzare, elaborare e distribuire dati e applicazioni critiche

 

[3] Le commodities sono materie prime fondamentali (come petrolio, oro, grano, caffè) che vengono scambiate sui mercati globali, caratterizzate dall'essere standardizzate (uguali indipendentemente dal produttore), fungibili (sostituibili tra loro) e facilmente stoccabili e conservabili, rendendole negoziabili attraverso strumenti finanziari come i futures. Rappresentano beni essenziali per l'economia e fungono da asset di diversificazione del portafoglio, con prezzi determinati da domanda/offerta e fattori geopolitici