L’unica abitudine che il Nostromo ha mantenuto rispetto a quando viveva in terraferma, è quella di tenersi informato e aggiornato su quello che succede nel mondo. In questi giorni – nei quali i media mainstream si arrampicano sugli specchi cercando di convincerci che le cose si stanno sistemando e il coronavirus ha i giorni contati, ma che tocca ahimè ancora stare rinchiusi - è stato colpito da tre episodi, in qualche modo esemplari.

Il primo viene dagli USA: il neopresidente Biden si è dato un termine (il 4 luglio, Indipendence Day) per la sconfitta definitiva della pandemia, ha raddoppiato il numero delle vaccinazioni giornaliere rispetto a quanto aveva promesso in campagna elettorale e si è impegnato a vaccinare i 280 milioni di concittadini adulti entro fine maggio. Il secondo episodio viene dall’Europa: la cancelliera Merkel ha ammesso di essersi sbagliata e ha revocato il lockdown totale che aveva imposto per Pasqua. Il terzo dalla nostra piccola Italia: il governatore campano Vincenzo De Luca, nonostante il rimbrotto di Supermario, ha annunciato di volersi accordare con la Russia per fornire ai suoi corregionali il vaccino Sputnik, con ciò ratificando il definitivo fallimento del decentramento basato sulle regioni.

I mercati guardano invece con sovrano disinteresse alle vicende del corona, molto più attenti all’andamento dei tassi, dell’inflazione e alle politiche monetarie. Se si riesce a resistere sulle montagne russe della volatilità, è ancora troppo presto per puntare al nudi alla méta.

                                                                                                                  IL NOSTROMO