Il Nostromo confessa di capirci poco. Per Pasqua tutti rossi, contagi in crescita, campagna vaccinale in affanno, vietato uscire di casa, vietato tutto; dieci giorni dopo arriva l’atteso annuncio: entro il 26 aprile liberi tutti, come quando da ragazzi si giocava a nascondino e il più svelto riusciva a lanciare il tana libera tutti. Cosa mai può essere successo in dieci giorni nel nostro paese per chiudere in modo irreversibile questo periodo di grande paura?

Intendiamoci: meglio così, tornare a vivere all’aperto e in socialità è un bene per tutti, e se qualcuno che le cose le sa ci consente di tornare alla normalità, non possiamo che esserne felici. Probabilmente veleggiando al largo ci siamo persi qualcosa, come diceva Ferrini: non capisco ma mi adeguo.

Poi uno si chiede: ma possiamo tornare a investire in un paese così bipolare, in cui un giorno state bassi ci sono le guardie e il giorno dopo tutto bene madama la marchesa? Da una parte non possiamo che ammirare l’informazione diffusa (e univoca) cosiddetta mainstream che riesce ad arrampicarsi sugli specchi, ma dall’altra preferiamo navigare in America, Asia e anche nell’Europa più seria, nonostante draghi, cavalieri e figliuoli.

                                                                                                           IL NOSTROMO