Chi entra e chi esce, gente che viene e gente che va nel rutilante mondo della cultura di destra, nel corso della guerra dichiarata dalla Giorgia nazionale alla tradizionale predominanza dei sinistrorsi nei vari feudi dell’arte e dello spettacolo. Per un Pietrangelo Buttafuoco che entra come Presidente alla Biennale di Venezia, un Vittorio Sgarbi che viene dimissionato dal ruolo di Presidente della giuria di Miss Italia.

I ciuffi portano decisamente male al giorno d’oggi: l’ex compagno della premier, dopo il licenziamento, ha pensato bene di eliminarlo dall’acconciatura con la complicità dell’infallibile barbiere Gennaro Capasso. Speriamo che il buon Vittorio non segua il suo esempio, sicuramente attapirato non tanto per il crollo dei suoi guadagni quanto per non poter più esercitare la sua autorità e la sua influenza nel parterre muliebre, che gli era sicuramente congeniale. Non vorrà privarci di un simbolo di avvenenza ormai divenuto iconico.

I tagli fanno male, ad eccetto di quelli dei tassi di interesse, che comunque ancora non si vedono all’orizzonte. É già tanto che almeno per ora in Europa si sia arrestata la folle corsa che dura da oltre un anno e che forse anche oltreoceano la Fed si prenderà una pausa. La temuta recessione si allontana, ma per i mercati ci vorrebbe ben altro. Accontentiamoci per ora del piccolo cabotaggio, in attesa di tempi migliori.

IL NOSTROMO