Che nostalgia quando non c’era la guerra e al bar qualcuno di buona volontà lasciava pagato un caffè sospeso per un ignoto (ma bisognoso) successivo avventore che non poteva permetterselo. Oggi l’Iran lascia sospeso un bel carico di bombe per gli odiati nemici che non sanno come né dove né quando arriveranno: l’attesa è parte della vendetta. Tutto sbagliato, tutto al contrario, come direbbe il generale Vannacci; ma il suo contrario è il contrario del buon senso.

E anche l’odioso piccolo zar ucraino passa il Rubicone e attacca la Russia: tutto regolare dal suo punto di vista, del resto è in guerra (e come diceva la vecchia di fronte ai soldati che volevano violentarla respingendo l’offerta della nipote di prendere il suo posto: lascia stare, la guerra è guerra); ma cosa dicono quelli che pagano per le armi, le munizioni e i soldati? Tutto regolare, tutto bene madama la marchesa? Continuiamo a pagare a piè di lista, che almeno la coscienza democratica è salva.

E a proposito di distruzioni, la guerra sembra arrivata anche sui mercati. Mentre a Roma si discute se sarà atterraggio morbido o meno, Sagunto con i suoi tori, che hanno ormai qualche anno, viene espugnata. E il tonfo è forte, come del resto il Nostromo aveva avvisato. I segnali di reazione sembrano però incoraggianti: non sarà il gotterdammerung, ma meglio astenersi e godersi questo agosto rovente.

                                                                                                                IL NOSTROMO