VOLATILITÁ E FANTASIA
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Era già tutto previsto: dopo aver raggiunto le vette di una crescita record, è arrivato sui mercati il tempo della volatilità. Omicron ha fatto da detonatore, o casus belli, a quello che gli esperti chiamano “ritracciamento”, ovvero una brusca caduta dei prezzi. In realtà la colpa è dell’inflazione, altrimenti i titoli da lockdown – quelli che guadagnano quando non ci si può muovere da casa - sarebbero cresciuti. La prospettiva delle restrizioni monetarie e dei tassi in crescita ha innescato le vendite, spinte anche dalla necessità di “fare cassa” dei grandi investitori in vista dei consuntivi annuali.
Ancora presto per preoccuparsi, per chi ha nervi saldi e propensione al rischio c’è ancora qualche buon colpo da sparare finché l’economia reale tiene e la domanda resta sostenuta. Poi qualcosa ci inventeremo.
Certo, non potremo raggiungere le vette di creatività del genio che ha provato a farsi vaccinare la protesi di silicone, ma di sicuro qualcosa ci inventeremo. Ammettiamolo: dopo le magliette con disegnate le cinture di sicurezza, l’accompagnatore fiscale nei ristoranti e il rimpiazzo dei casellanti in sciopero, era difficile immaginare qualcosa di più eclatante. Ma, vero o esagerato che sia, l’idea è strepitosa e dimostra che la fantasia non ha limiti.
IL NOSTROMO
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