AVVISO AI NAVIGANTI - IL CALCIO DELLA TIGRE
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La mosca tira il calcio che può, si diceva una volta. E se il bottegaio mette in vetrina la merce migliore, ogni paese mostra al mondo il meglio di sé. Nei giorni che inaugurano l’anno della tigre, il celeste impero – così come la Germania del 1936 – esibisce grandiosità, spettacolo e mirabilie nella cerimonia di apertura dei giochi invernali. Alla presenza dello zar di tutte le Russie e di pochi altri lìder maximi, in un paese che non ha montagne né precipitazione nevose (come ha acutamente rimarcato George Soros), questa è la grande potenza del XXI secolo.
Da noi, invece, senza vergogna. Applausi a scena aperta al padre della nazione, anche quando lancia garbate ma decise reprimende agli astanti. Da una parte l’eleganza, la sobrietà e il buon gusto di non sottolineare come si è arrivati alla miglior soluzione possibile nel peggior modo immaginabile; dall’altra la gioia irrefrenabile di tenersi la cadrega per un altro anno ancora.
E i mercati? Loro, come previsto, impazziscono. Facebook perde un quarto del suo valore e il giorno dopo Amazon cresce del 15%; gli indici si stanno rimangiando quello che avevano guadagnato lo scorso anno, l’inflazione reale si avvia a toccare la doppia cifra, eppure non siamo al redde rationem. Pazienza, sangue freddo e presto tornerà la primavera.
IL NOSTROMO
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