AVVISO AI NAVIGANTI - RISCHIO TAFAZZI

AVVISO AI NAVIGANTI - RISCHIO TAFAZZI

Dom, 02/27/2022 - 12:15
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.tafazzi

Brutta, bruttissima storia. Dopo la pandemia, la guerra alle porte di casa: sembra che niente di devastante ci venga risparmiato in questi tempi infausti. Come se ne uscirà? E quando, e a che costo? Alcune cose sembrano chiare: per lo zar non sarà la passeggiata che si aspettava (l’Afghanistan non ha insegnato niente) e anche dopo la conquista militare dovrà affrontare una resistenza urbana armata e incattivita; l’Europa non interverrà militarmente (e per fortuna) ma si farà male con le sanzioni economiche, tipo Tafazzi con le bottigliate nelle parti basse; la Russia si troverà isolata economicamente e commercialmente e necessariamente rafforzerà i rapporti con la Cina.

.centrale a carbone

Di certo, una partita in cui tutti saranno perdenti. I russi saranno ancora più poveri, magari non avranno la Nato ai confini ma le condizioni di vita della gente peggioreranno ulteriormente; l’Europa – messa da parte Greta e i gretini – tornerà al carbone e al gas naturale; l’Ucraina ne uscirà completamente devastata, anche se ha trovato un leader, sempre che Zelensky non faccia la fine di chi si oppone allo zar. Del resto, ognuno ha i comici che si merita. E gli USA? Per loro non sarà molto diverso da quanto hanno fatto negli anni in Sudamerica o in Africa, finanziando stati e governi amici ma a distanza geografica di sicurezza da casa loro.

.barca in porto

I mercati tutto sommato stanno reagendo bene, a parte la volatilità che si è ulteriormente accentuata. Salvo la deriva di una guerra globale (nella quale la finanza sarà l’ultimo dei problemi), sembra che ci sia una buona capacità di reazione. In questi casi è importante non farsi prendere dal panico (vendendo nei momenti di crollo) né dall’euforia (comprando quando tutti comprano). Meglio tenere la barca in porto e tenersi liquidi, anche a costo di perdere qualche occasione.

 

 

 

                                                                                                IL NOSTROMO