L’inflazione è in netto calo, come il Nostromo aveva detto in tempi non sospetti, e le borse sono cresciute oltre la doppia cifra negli ultimi dieci giorni. La guerra in Ucraina sembra volgere finalmente al termine; le elezioni di mid-term in USA consentiranno al decrepito Biden di portare a termine senza azzoppamenti l’ultima parte del suo mandato, e il biondo tycoon sembra aver preso un colpo da ko, anche se lui ha sette vite come i gatti. Allora tutto bene, madama la marchesa? Neanche per sogno.

La recessione è alle porte, i tassi continueranno ad aumentare e i prezzi delle materie prime ricominceranno ben presto a crescere. Il 2023 porterà venti di burrasca, una volta passata questa estate di San Martino che potrebbe durare almeno fino all’arrivo di Babbo Natale. Noi che andiamo per mare dovremmo essere pronti, per allora, a ripiegare le vele e tornare in porto, ma per ora godiamoci ancora qualche settimana di buona navigazione.

Un po’ quello che potrebbe succedere al nostro nuovo Governo: per ora siamo ancora in luna di miele, e la ragazza sola al comando non può che ispirare simpatia, ma i nodi verranno al pettine, sia nella maggioranza che in Europa, dove sarà difficile che ci facciano sconti. Già dalla Francia qualche sinistro rumore comincia ad arrivare, e quando il gioco si farà duro la simpatia non basterà.

IL NOSTROMO