Non sarà questa la fine delle criptovalute, ma certo è una bella stangata, di quelle che il mercato farà fatica ad assorbire. Già l’ultimo anno non era stato splendido per chi aveva investito in Bitcoin, con un crollo del suo valore di circa il 70%, e non molto meglio era andato per le altre valute minori. Questa faccenda della bancarotta di FTX - che ha lasciato sul terreno qualcosa di probabilmente non molto distante dai 5 trilioni di dollari polverizzati con il crollo delle dotcom dopo il 2000 – è un colpo dal quale questo mercato farà molta fatica a rialzarsi. Chi ha fatto brevi incursioni magari avrà anche guadagnato, ma chi vi ha investito gran parte del proprio patrimonio ora piange lacrime amare.

Dai massimi sistemi alle piccolezze di casa nostra: stucca la polemica per la piccola Ginevra che la premier si è portata a Bali. Certo, ormai anche la (o il?) Presidente del Consiglio deve abituarsi al ruolo di persona pubblica, e non reagire stizzita alle invasioni della sua privacy, e in fondo i bimbi di sei anni è meglio che vadano a scuola anziché siano esposti a rischi inutili. Ma alla fine: saranno affari loro, quello che conta è come si pone la premier nel contesto internazionale, e tutto sommato non sembra che se la stia cavando male. I problemi li ha tutti all’interno, fra gli alleati che parlano troppo prima (la Lega) e quelli che parlano troppo e male dopo (i Berluscones), prendendo le distanze dal Governo. Sarà vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.

Per noi piccoli e razionali investitori, la strada è una sola: la prudenza. Non illudiamoci per i fuochi fatui di questi giorni e manteniamo dritta la barra sulla strategia. Arriveranno giorni peggiori, prima di riveder le stelle.

IL NOSTROMO