AVVISO AI NAVIGANTI - COMFORT ZONE
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In un mondo che cambia alla velocità della luce, è rassicurante sapere che ci sono cose che negli anni non cambiano, come il pranzo della domenica, il festival di Sanremo, la gita di Pasquetta, le code in autostrada. Il Primo Maggio fa parte della nostra comfort zone, magari un po’ vintage ma irrinunciabili. Anche se una volta la classe operaia andava in paradiso e ora vota per la Lega, anche se le bandiere rosse fanno più Ferrari che lotta di classe, anche se “Bella ciao” è ormai la colonna sonora della Casa de Papel di Netflix, restiamo pur sempre una Repubblica fondata sul lavoro.
Di sicuro non moriremo democristiani, e il sindacato non è più quello di una volta, ma continueremo a festeggiare il Primo Maggio come se il lavoro fosse ancora quello delle fabbriche, delle tute blu e dei contratti collettivi e non quello dei computer, dello smart working in pigiama e degli influencer dei vari social network in circolazione. E come se i nostri giovani potessero contare ancora sulle pensioni come fecero genitori e nonni.
Eppure ci dicono che la disoccupazione è al minimo storico, che tutti stanno ricercando senza successo commessi e camerieri e che si aspettano gli immigrati per “colmare il gap”. Il Nostromo teme che sia invece in arrivo una bella recessione, complici le banche centrali che continuano ad aumentare i tassi, e che i mercati continueranno a soffrire ancora per qualche mese. Anche il calo dell’inflazione si sta rivelando più apparente che reale, e quando ripartiranno i prezzi dell’energia il mostro potrebbe rialzare la testa. Per questo, meglio restare prudenti e liquidi, e magari intanto goderci questo lungo week end del Primo Maggio.
IL NOSTROMO
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