Non sappiamo ancora se si dimetterà sua sponte oppure se verrà rimossa con un rimpasto, ma certo è che la vicenda del Ministro del Turismo più che open to meraviglia (o meglio to visibilia) dovrebbe essere intitolata “senza vergogna”. E non tanto per l’aspetto penale, perché sicuramente dalle accuse di reato verrà assolta, ma perché la moglie di Cesare non dovrebbe neanche essere toccata dal sospetto. Un po’ come successe all’ex Ministro del Governo Renzi, Federica Guidi, che per molto meno – l’intercettazione di una telefonata col compagno – lasciò l’incarico subito e senza polemiche.

A un profano come il Nostromo sembra incredibile che un personaggio del genere possa ancora rappresentare il nostro paese e il nostro sistema imprenditoriale, a meno che davvero il paese non sia questo e gli imprenditori non siano questi. Un vecchio manager di lungo corso ebbe una volta a dirgli: “gli imprenditori sono poco im e molto prenditori”, ma il Nostromo ha sempre stentato a credere al cinismo di quel personaggio.

Questa estate del ventitré si presenta movimentata per il Governo, e vedremo se la Giorgia nazionale saprà condurre lo scalcinato vascello per questi mari agitati; anche per i mercati – si parva licet – dovremo esser preparati a qualche burrasca, ma per ora non è il caso di preoccuparsi troppo. Qualche presa di beneficio, dopo le corse degli ultimi mesi, ci sta; basta avere polso fermo sul timone e, nel dubbio, tenersi liquidi. In attesa dell’autunno e della recessione che prima o poi arriverà.

IL NOSTROMO