AVVISO AI NAVIGANTI - L’ANNO DEL DRAGONE
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Ora che ha deciso di scendere in campo, non ce n’è più per nessuno. Ha scelto il momento giusto: Ursula non gode di grande popolarità e i suoi consensi sono al minimo e altri candidati non si vedono all’orizzonte. Manca solo la spinta della Giorgia nazionale, ma arriverà anche quella, se non altro per allontanare il rischio del premier forte con il presidenzialismo che, ahimè, conta di introdurre. Della serie: promoveatur ut amoveatur, del resto super Mario non è mica Fiorello, da tenere a tutti i costi.
E a proposito di candidature, sembra essersi finalmente accasata anche la manganellatrice di neonazi in terra magiara. Purtroppo per lei la cosa non servirà a farla uscire dal carcere, ma certamente darà lustro – insieme al generale del mondo al contrario - alla tradizione di eletti non inquadrati nei ranghi della politica tradizionale; tradizione che dal cavallo di Caligola a Cicciolina, ci ha portato fulgidi esempi come Toni Negri e Sumahoro.
Le elezioni ormai imminenti potrebbero forse sconvolgere gli equilibri a Bruxelles, ma difficilmente influiranno sui mercati, che solo ora stanno cominciando a risentire degli echi delle guerre in Ucraina e Medio Oriente. Sembra di essere sul Titanic, dove si ballava allegramente mentre il transatlantico affondava. Magari non sarà la fine del mondo, ma se le cose dovessero mettersi davvero al brutto il crollo non darà tempo di reagire, altro che calo dei tassi. In questa prospettiva, l’oro è ancora una buona idea, almeno fino ai 2.500 dollari l’oncia.
IL NOSTROMO
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