Ancora tu, cantava il grande Lucio Battisti qualche decennio fa. Poco tempo dopo “scese in campo” Silvio, e da allora non è più rientrato negli spogliatoi, nonostante le numerose ammonizioni, espulsioni, condanne, malattie, avvisi di garanzia, processi, et similia. Si potrebbe dire un campione di resilienza.

Ammettiamolo: lui è un grande, un piano sopra tutti gli altri. Il Nostromo deve confessare di non nutrire grande trasporto per le sue idee politiche, Ma, avendolo conosciuto di persona, seppure di sfuggita, nella sua vita precedente, deve riconoscere che l’uomo è simpatico. E poi è sempre un passo avanti. Prendiamo questa storia del presidenzialismo: tutti gli altri ancora stanno discutendo di alleanze e coalizioni e lui non solo ha già superato la fase della vittoria della destra, della modifica costituzionale (e quindi di una maggioranza che la consenta), ma sta già pensando a far dimettere Mattarella per prenderne il posto. Fossi Papa Francesco non parlerei tanto di ipotesi di dimissioni, perché c’è il rischio di trovarselo a San Pietro. Sai che scompiglio fra le ovattate stanze…

Queste elezioni appassionano solo noi italiani, il resto del mondo le ignora, e forse lo zar sta tessendo la sua tela, aiutando Trump per le fondamentali elezioni di mid-term negli Stati Uniti, tenendo fuori dai giochi Macron e magari avendo dato una spallatina anche a Super Mario. Quello sarà il punto decisivo per capire dove andremo. Nel frattempo, piccolo cabotaggio senza prendere troppi rischi.

 IL NOSTROMO