Economia

L'ABC dell'economia: la moneta
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Marco Parlangeli Mar, 07/03/2018 - 07:24

Riprendiamo dopo qualche settimana la nostra serie sull’ABC dell’economia, parlando di moneta. Fino ad ora ci siamo soffermati soprattutto sul circuito economico, parlando dei fenomeni che riguardano la produzione e lo scambio di beni e servizi. E’ tempo adesso di guardare “l’altra faccia della luna”: la finanza. Temuta, odiata, esaltata; virtuale al massimo grado ma anche terribilmente reale; facilitatrice degli scambi e allo stesso tempo killer di aziende e individui: la finanza è tutto e il contrario di tutto. Il circuito finanziario di un sistema è quello in cui circolano la moneta e i

L'ABC dell'economia: le esternalità

15 May 2018 | By Marco Parlangeli

Con il precedente articolo siamo entrati nel mondo del benessere, osservato dal punto di vista dell’equilibrio generale. Il nostro punto di partenza era di verificare come le attività economiche influiscono sulla nostra qualità della vita. Abbiamo infatti visto che non basta considerare le sole funzioni meramente economiche come produzione, consumo, lavoro, spesa, reddito, e così via: ciò che serve per avere un sistema in equilibrio è anche una distribuzione di risorse che massimizzi il benessere dei cittadini. Intendiamoci bene sul termine “massimizzare”. Non vuol dire che ciascun soggetto

L'ABC dell'economia: economia del benessere

8 May 2018 | By Marco Parlangeli

Abbiamo interrotto la nostra miniserie sui fondamentali dell’economia parlando di equilibrio, un concetto centrale nella teoria economica. Anche se, concludevamo, non sempre vero in assoluto: molto meglio considerare l’equilibrio dei mercati e del sistema come una situazione da libri di testo, utile come punto di riferimento tendenziale ma non sempre vera in assoluto. Proviamo allora a estendere la nozione di equilibrio fino a comprendere anche la parte della cosiddetta “economia del benessere”. Gli individui non sono solo produttori, consumatori, risparmiatori, investitori ma anche, appunto

L'ABC dell'economia: equilibrio

20 March 2018 | By Marco Parlangeli

Se esistesse una lista di parole magiche per l’economia, certamente la parola “equilibrio” ne farebbe parte. Ricordo che con i miei colleghi studenti ridevamo di un nostro professore di macroeconomia all’Università che chiudeva le dimostrazioni con una frase – con spiccato accento romanesco – del tipo: “… a questo punto il sistema sta in equilibrio, le aspettative si verificano, ‘a ggente è soddisfatta e tutto va bene.” In effetti tutta la teoria economica, sia a livello macro che aziendale, è basata su funzioni di natura comportamentale di domanda e offerta che a un certo punto si incontrano

L'ABC dell'economia: investire o non investire?

13 March 2018 | By Marco Parlangeli

Se sviluppo vuol dire aumento del reddito e se il reddito è dato dalla somma della spesa per consumi, degli investimenti e della spesa pubblica, cosa deve fare un buon governante per far crescere il suo Paese? Questo è il punto centrale della politica economica. In più bisogna tener conto che tendenzialmente la spesa pubblica non può crescere, altrimenti il bilancio dello Stato andrebbe a peggiorare ancora, salvo prevedere un contestuale aumento delle imposte con i prevedibili effetti restrittivi che esso comporta. I consumi, infatti, crescono solo se cresce il reddito e questo ci ricorda un

L'ABC dell'economia: il tasso in trappola
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Marco Parlangeli Mar, 03/06/2018 - 07:24

Il tasso finito in trappola non è quello che dimorava sotto la famosa quercia del Gianicolo, descritto nella divertente pièce di Achille Campanile “La quercia del Tasso”. Quello di cui parliamo è invece un animaletto molto vivace e dinamico che occupa un posto centrale nella teoria economica, anche se ultimamente, come vedremo, la sua capacità di muovere investimenti e reddito è molto diminuita, per non dire azzerata, tanto da parlare, appunto, di “trappola della liquidità”. Ma partiamo dall’inizio. Il tasso, o saggio, di interesse, è la percentuale che misura il rendimento (o il costo, a

L'A B C dell'economia: risparmiare e investire

27 February 2018 | By Marco Parlangeli

Dopo una breve parentesi dedicata ai mercati azionari e alla volatilità con la quale dovremo imparare a convivere, proseguiamo il nostro viaggio fra i fondamentali dell’economia. Parlando delle funzioni di base, abbiamo cantato le lodi del risparmio, virtù dal sapore antico che ci ricorda la prudenza della formica contro le tentazioni consumistiche della cicala. Rinunciare a godersi oggi una parte di reddito per essere in grado di fronteggiare bisogni futuri è senz’altro una buona norma di vita. Una volta si usava regalare ai bambini il primo salvadanaio, invitandoli a rinunciare a qualcosa

L'ABC dell'economia: consumo e consumismo

23 January 2018 | By Marco Parlangeli

Per chi non ha studiato o praticato l’economia, il concetto di “consumo” ha spesso una connotazione negativa. Da un punto di vista strettamente etimologico, infatti, la parola richiama l’idea di qualcosa che viene distrutto, di risorse che vengono usate e diventano non più disponibili, di materiali che si esauriscono con l’uso. A differenza del risparmio che, come abbiamo visto nel precedente articolo, equivale all’investimento e consente di costruire o incrementare patrimonio e ricchezza, il consumo ha una connotazione insieme edonistica e distruttiva: soddisfa in via immediata un bisogno ma

L' ABC dell'economia: consumo, risparmio, investimento

16 January 2018 | By Marco Parlangeli

Il reddito serve a soddisfare i bisogni: ogni singolo Euro percepito a qualunque titolo è destinato ad essere speso per le necessità immediate (consumo) oppure tenuto da parte per quelle future (risparmio), ovviamente quando non venga impiegato per rimborsare debiti fatti in precedenza. In quest’ultimo caso la soddisfazione dei bisogni è stata anticipata rispetto al momento in cui si sarebbe percepito il reddito. A parte l’ipotesi del debito, quanto detto sopra viene normalmente rappresentato con l’espressione sintetica: Y (reddito)= C (consumo) + S (risparmio) Ovvero il reddito è la somma di

L'A B C dell'economia: reddito e felicità

9 January 2018 | By Marco Parlangeli

Nel suo celebre “discorso sul prodotto interno lordo” del 1968, Robert Kennedy disse che “il PIL misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Si riferiva naturalmente alla misura della felicità, che non può essere rilevata dal PIL. A prescindere da alcuni tentativi, francamente velleitari se non del tutto inutili, di individuare un indice che rappresenti il grado della felicità (chiamato “Felicità Interna Lorda”)[1], il PIL è un dato esclusivamente numerico che non riflette aspetti qualitativi. Il PIL è la somma del valore in termini monetari di tutti i beni