Economia

Crediti cattivi e banche cattive
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Marco Parlangeli Mar, 12/24/2019 - 09:35

Iniziamo da lontano. Il mestiere della banca è quello di raccogliere denaro dai risparmiatori per prestarlo alle imprese, in modo tale da guadagnare sulla differenza (la cosiddetta forbice) fra i tassi attivi, quelli riscossi dai beneficiari dei prestiti, e i tassi passivi, quelli pagati ai depositanti. Questa funzione, chiamata “intermediazione creditizia”, è fondamentale in ogni sistema avanzato perché rende più efficiente il circuito finanziario e assicura un migliore utilizzo delle risorse di cui il sistema dispone, rendendo produttivo, in quanto facilitatore degli investimenti, il

Green new deal? Il contributo di Marco Mancuso
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Marco Parlangeli Mar, 11/05/2019 - 07:00

Continuiamo ad occuparci di ecologia, ambiente, sviluppo sostenibile, ma questa volta sotto il profilo delle opportunità industriali che si aprono, che - per quanto si è detto nei precedenti articoli – rischianmo di diventare delle vere e proprie “issues” per il futuro. Il problema sarà allora non “se” l’onda verde si manifesterà ma “come”, “quando” e “in che misura”, e soprattutto se siamo pronti a cavalcarla o rischiamo invece di esserne travolti. Ospitiamo con piacere il contributo di un giovane e brillante ingegnere energetico e nucleare, uno dei cervelli in fuga che società ben più

Com'era bella la mia valle...
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Marco Parlangeli Mar, 10/29/2019 - 08:24

Volendo ancora parlare di ambiente e di business, cerchiamo di evitare i riferimenti a Greta e alle manipolazioni ad effetto, più o meno interessate. Siccome tutto (o quasi) alla fine ha un connotato economico, è evidente che la rinnovata e diffusa sensibilità ecologica presenta conseguenze importanti anche da questo punto di vista, tanto che si parla molto – spesso troppo – di green economy. Secondo la bibbia dei tempi di Internet, Wikipedia, si definisce economia verde (in inglese green economy), o più propriamente economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che prende

Sparsa le trecce morbide...

22 October 2019 | By Marco Parlangeli
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Il dolore di Ermengarda nell’Adelchi manzoniano – rinnovato a ogni generazione di studenti di latino alle prese con l’accusativo alla greca – per aver appreso che il marito che l’aveva abbandonata si era nuovamente sposato, richiama il dolore della treccia più famosa di oggi, quella di Greta Thunberg, per il degrado del pianeta. Dobbiamo confessare che le sempre più frequenti apparizioni sui media di Greta Thunberg e le lezioncine che dispensa - con il consenso e anzi l’appoggio delle classi dominanti – tanto da farle fare un intervento alle Nazioni Unite davanti ai grandi della Terra – ci

La quercia del tasso

16 July 2019 | By Marco Parlangeli

Proseguiamo il ragionamento iniziato nell’articolo precedente sulle leve che un governo può manovrare per stimolare la crescita economica e lo sviluppo e, in particolare, soffermiamoci sulla politica monetaria. Ritroviamo, come protagonista, quel grazioso animaletto di cui abbiamo spesso parlato nei nostri articoli: il tasso (di interesse). In effetti la leva di cui le banche centrali dispongono, ovvero la quantità di moneta da immettere o da drenare dal sistema, ha l’unico scopo di modificare i tassi sul mercato. In particolare si ritiene che quando i tassi diminuiscono viene stimolata la

Il migliore dei mondi possibili
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Marco Parlangeli Mar, 07/09/2019 - 07:30

Si può discutere se, parafrasando il filosofo tedesco del XVIII secolo Gottfried Wilhelm von Leibniz, un sistema economico in crescita sia sempre e comunque “il migliore dei mondi possibili”. Oppure se il PIL (il prodotto interno lordo) sia sempre e comunque una misura del benessere, ricordando la nota affermazione di Robert Kennedy secondo la quale il PIL “misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Certo è comunque che quando il prodotto di una nazione cresce, anche la sua ricchezza aumenta; se c’è più produzione e più reddito, sicuramente

Cresce la popolazione, cresce il reddito

15 January 2019 | By Marco Parlangeli
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Abbiamo visto nel precedente articolo come le teorie malthusiane attribuissero alla pressione demografica la causa della povertà e della fame nel mondo. Secondo l’economista inglese del Settecento e i suoi seguaci, infatti, le risorse disponibili nel mondo aumentano molto meno velocemente della popolazione e quindi si crea una forte tensione sui mercati. Se non si apportano correttivi a questa tendenza o se non ci sono forti aumenti di produttività per effetto delle nuove tecnologie, il mondo ritrova un suo equilibrio solo attraverso carestie, guerre o epidemie. Siccome oggi l’aumento

MIGRANTI: PROBLEMA O RISORSA?
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Marco Parlangeli Mar, 01/08/2019 - 09:30

Abbiamo visto nei precedenti articoli come l’immigrazione sia un aspetto centrale della società occidentale di oggi, probabilmente il più importante, destinato a cambiarne i suoi connotati strutturali. L’invasione di moltitudini povere e affamate dalla periferia del mondo può essere vissuta come una minaccia ai fondamentali socio-culturali delle nostre comunità, oppure come una risorsa economica in grado di sopperire all’invecchiamento della popolazione. Può piacere o non piacere, ma l’impressione è che sia molto difficile, se non velleitario, opporsi a una tendenza che dà tutta l’impressione

L'ombra della sera sulle terre di Maremma

11 December 2018 | By Marco Parlangeli
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Concludiamo la miniserie sulle eccellenze del nostro Paese con un’incursione in Maremma, per raccontare la storia di un sogno inseguito con costanza e determinazione da Carlo Sarti, dagli studi di agraria fino all’apertura di un’enoteca ristorante in centro a Grosseto. Lo studio della terra ed i primi lavoretti nei ristoranti della zona lo hanno convinto fin da ragazzo delle potenzialità dei nostri prodotti e dello spazio che c’era per una proposta di qualità. Un locale piccolo, materia prima eccellente, piatti della tradizione lavorati con creatività e passione, vini di primo livello da

Dalla Sicilia un manifesto dell'integrazione
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Marco Parlangeli Mar, 12/04/2018 - 07:22

Il 2018 è stato un anno magico per Palermo, con ben due manifestazioni culturali e decine di eventi ed esposizioni, che l’hanno consacrata capitale dell’integrazione e dell’accoglienza. La città si è presentata nella sua veste migliore, proponendo un’offerta culturale degna di una capitale europea e i flussi turistici l’hanno ampiamente premiata, mostrando incrementi significativi. La prima delle due manifestazioni è stata “Manifesta12”, la dodicesima edizione della biennale itinerante nata nei primi anni ’90 in risposta al cambiamento politico, economico e culturale avviatosi alla fine della