Economia

Economia di Guerra

5 May 2020 | By Marco Parlangeli
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economiaguerra

Proseguiamo l’esame del mondo che verrà dopo la fase acuta della pandemia. Abbiamo esaminato gli aspetti demografici, nelle prossime settimane parleremo delle conseguenze, più o meno strutturali, in altri settori di attività. Ci soffermeremo sul real estate, ovvero l’immobiliare, le costruzioni e tutto quello che vi ruota incontro e sulla comunicazione, i media e la pubblicistica. In entrambi i casi ospiteremo contributi di professionisti esperti dei relativi settori. Oggi però parliamo di quello che conosciamo meglio: l’economia, la finanza, il lavoro. Ne abbiamo già accennato nei primi

(Punt e) MES

21 April 2020 | By Marco Parlangeli
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mes

Negli ultimi mesi, in Italia ma un po’ in tutta Europa, si è parlato molto del Meccanismo Europeo di Stabilità (in acronimo MES), detto anche Fondo salva-Stati. Poiché la sensazione è che di questo strumento si parli troppo, e talvolta a sproposito, può essere utile per i lettori riepilogare, in estrema sintesi, di cosa si tratta, come e da chi (specialmente per quanto riguarda l’Italia) è stato istituito, approvato e modificato nel tempo; come funziona e quali garanzie prevede, e perché – nonostante le polemiche e i dinieghi più o meno tattici – alla fine il nostro paese dovrà comunque

Il falso problema dei Coronabonds

7 April 2020 | By Marco Parlangeli
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Coronavirus statistics on screen

Cerchiamo di fare un minimo di chiarezza su un tema di cui negli ultimi giorni si parla molto, anzi decisamente troppo e spesso a sproposito, talvolta anche da parte purtroppo di chi ha ruoli importanti: l’idea dei cosiddetti coronabond (o, ancor più impropriamente, eurobond, strumento finanziario ben diverso, che invece esiste da tempo, è tutt’altra cosa e non è in discussione). Ci si riferisce ad un particolare titolo pubblico, che dovrebbe essere emesso o garantito (questo non è molto chiaro) da tutti gli Stati europei e che dovrebbe servire ad affrontare l’emergenza della pandemia in corso

Crediti cattivi e banche cattive

24 December 2019 | By Marco Parlangeli
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Iniziamo da lontano. Il mestiere della banca è quello di raccogliere denaro dai risparmiatori per prestarlo alle imprese, in modo tale da guadagnare sulla differenza (la cosiddetta forbice) fra i tassi attivi, quelli riscossi dai beneficiari dei prestiti, e i tassi passivi, quelli pagati ai depositanti. Questa funzione, chiamata “intermediazione creditizia”, è fondamentale in ogni sistema avanzato perché rende più efficiente il circuito finanziario e assicura un migliore utilizzo delle risorse di cui il sistema dispone, rendendo produttivo, in quanto facilitatore degli investimenti, il

Green new deal? Il contributo di Marco Mancuso

5 November 2019 | By Marco Parlangeli
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Continuiamo ad occuparci di ecologia, ambiente, sviluppo sostenibile, ma questa volta sotto il profilo delle opportunità industriali che si aprono, che - per quanto si è detto nei precedenti articoli – rischianmo di diventare delle vere e proprie “issues” per il futuro. Il problema sarà allora non “se” l’onda verde si manifesterà ma “come”, “quando” e “in che misura”, e soprattutto se siamo pronti a cavalcarla o rischiamo invece di esserne travolti. Ospitiamo con piacere il contributo di un giovane e brillante ingegnere energetico e nucleare, uno dei cervelli in fuga che società ben più

Com'era bella la mia valle...

29 October 2019 | By Marco Parlangeli
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Volendo ancora parlare di ambiente e di business, cerchiamo di evitare i riferimenti a Greta e alle manipolazioni ad effetto, più o meno interessate. Siccome tutto (o quasi) alla fine ha un connotato economico, è evidente che la rinnovata e diffusa sensibilità ecologica presenta conseguenze importanti anche da questo punto di vista, tanto che si parla molto – spesso troppo – di green economy. Secondo la bibbia dei tempi di Internet, Wikipedia, si definisce economia verde (in inglese green economy), o più propriamente economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che prende

Sparsa le trecce morbide...

22 October 2019 | By Marco Parlangeli
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Il dolore di Ermengarda nell’Adelchi manzoniano – rinnovato a ogni generazione di studenti di latino alle prese con l’accusativo alla greca – per aver appreso che il marito che l’aveva abbandonata si era nuovamente sposato, richiama il dolore della treccia più famosa di oggi, quella di Greta Thunberg, per il degrado del pianeta. Dobbiamo confessare che le sempre più frequenti apparizioni sui media di Greta Thunberg e le lezioncine che dispensa - con il consenso e anzi l’appoggio delle classi dominanti – tanto da farle fare un intervento alle Nazioni Unite davanti ai grandi della Terra – ci

La quercia del tasso

16 July 2019 | By Marco Parlangeli

Proseguiamo il ragionamento iniziato nell’articolo precedente sulle leve che un governo può manovrare per stimolare la crescita economica e lo sviluppo e, in particolare, soffermiamoci sulla politica monetaria. Ritroviamo, come protagonista, quel grazioso animaletto di cui abbiamo spesso parlato nei nostri articoli: il tasso (di interesse). In effetti la leva di cui le banche centrali dispongono, ovvero la quantità di moneta da immettere o da drenare dal sistema, ha l’unico scopo di modificare i tassi sul mercato. In particolare si ritiene che quando i tassi diminuiscono viene stimolata la

Il migliore dei mondi possibili

9 July 2019 | By Marco Parlangeli

Si può discutere se, parafrasando il filosofo tedesco del XVIII secolo Gottfried Wilhelm von Leibniz, un sistema economico in crescita sia sempre e comunque “il migliore dei mondi possibili”. Oppure se il PIL (il prodotto interno lordo) sia sempre e comunque una misura del benessere, ricordando la nota affermazione di Robert Kennedy secondo la quale il PIL “misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Certo è comunque che quando il prodotto di una nazione cresce, anche la sua ricchezza aumenta; se c’è più produzione e più reddito, sicuramente

Cresce la popolazione, cresce il reddito

15 January 2019 | By Marco Parlangeli
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Abbiamo visto nel precedente articolo come le teorie malthusiane attribuissero alla pressione demografica la causa della povertà e della fame nel mondo. Secondo l’economista inglese del Settecento e i suoi seguaci, infatti, le risorse disponibili nel mondo aumentano molto meno velocemente della popolazione e quindi si crea una forte tensione sui mercati. Se non si apportano correttivi a questa tendenza o se non ci sono forti aumenti di produttività per effetto delle nuove tecnologie, il mondo ritrova un suo equilibrio solo attraverso carestie, guerre o epidemie. Siccome oggi l’aumento